Alberi da frutto in fiore

Finalmente ieri sera ha piovuto. È una primavera molto secca, un po’ preoccupante.
Il sole è spuntato in fretta, quindi tanto vale fare il giro degli alberi da frutto in fiore.
Prima i più classici.

Ciliegio Burlat (prunus avium) di 12 anni.
Ciliegio Imperiale bianca di 4 anni.
Il velo bianco è per contrastare la mosca, maggiori dettagli tra circa due settimane.
Sulle colline di Monte Carasso ci sono molti alveari. Sotto i rami, l’albero stesso sembra ronzare.
Melo Reinette (malus domestica) di 9 anni.
L’anno scorso ho dovuto potare un ramo principale, era bucato all’interno. Probabilmente la zeuzere.
Una fioritura progressiva. I nuovi fiori continuano ad emergere.
Cognassier (cydonia oblonga) di 6 anni.
È il primo anno che si ricopre di così tanti fiori.
Forse finalmente un vero raccolto. L’anno scorso c’erano solo tre pere cotogne su questo albero.
Un goumi (elaeagnus multiflora) di 7 anni.
Ben denominata “multiflora”, i fiori sono minuscoli ma innumerevoli.
Sono lunghi da 2 a 3 millimetri prima di aprirsi.
E non molto di più una volta che si sono schiusi.
Sono fiori sul sorbo? (sorbus domestica)
Non proprio. Sembrano piuttosto piccoli frutti.
È la prima volta che produce questi grappoli da quando è stato piantato, 3 anni fà. Da sorvegliare.
Ribes Aureum, una specie dell’Ovest americano con frutti neri come il cassis.
A 6 anni è ancora magrolino, non ha trovato un terreno favorevole.
Produce pochissimi frutti, qualche pallina nera e lucida, da raccogliere molto tardi, molto maturi.
I melograni (punica granatum) non hanno ancora fiori, appariranno solo a metà estate.
Ma le prime foglie hanno già il colore della frutta.
Il kiwi (actinidia chinensis) non fiorirà prima di maggio. Per ora si rifà il fogliame.
Anche il mirtillo americano più tardivo (vaccinium corymbosum) ha prodotto le sue campanelline.
Varietà Blue Crop, mirtilli abbastanza grandi di 0,5 cm.
Il rosmarino (rosmarinus officinalis prostratus) forma come un tappeto.
La varietà prostrata cresce molto più lentamente del rosmarino classico, ma è anche più resistente, soprattutto alla siccità.
Lontano da tutto questo, a 3.000 metri di altezza, passa la pattuglia con i suoi Pilatus.
Formazione non perfetta. Bisogna fare ancora uno sforzo.
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