Raccolta della segale

Per il 12 luglio sono previsti temporali con possibilità di grandine. L’anno scorso la grandine ha devastato il raccolto di segale (tra gli altri) il 7 luglio, poco prima del raccolto. Così l’11 luglio abbiamo raccolto per mettere il grano al riparo.

L’area da raccogliere è piccola, forse 50 o 60 metri quadrati in tutto.
Tutto ciò che serve è una falce.
Tagliamo basso, a pochi centimetri dal suolo.
Le file ai bordi della terrazza sono comode. Potete lavorare in piedi ed evitare di piegarvi a metà.
I covoni vengono posati al suolo man mano.
Devono essere legati molto stretti, con un filo lungo, in modo da poter essere appesi.
Ogni fila produce da 3 a 4 covoni.
I covoni sono molto leggeri ma ingombranti, quindi è meglio trasportarli uno per uno.
I covoni sono appesi a testa in giù, asciutti e protetti dalla pioggia. Devono rimanere così per almeno 5 settimane, affinché il grano si asciughi completamente.
Si tratta di un lavoro di per sé abbastanza semplice, ma che diventa rapidamente estenuante quando fa molto caldo.
Alla fine non resta che usare il decespugliatore per sminuzzare gli steli rimasti. È un buon concime verde. Inoltre, il terreno in cui è stata coltivata la segale è diventato molto sciolto, fino in profondità: le radici penetrano per uno a due metri nel suolo.
30 covoni in tutto, l’essiccatoio è pieno, non potremmo aggiungerne molti altri. Tra qualche settimana vedremo il resto del processo, con la diraspatura, la pulizia e la fresatura.
Il giorno dopo è arrivato il temporale, piuttosto violento, ma fortunatamente senza grandine.
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