Raccolta e marmellata di Sudachi

A metà ottobre i Sudachi sono pronti per essere raccolti.
È il momento di raccoglierli per la marmellata.

Questo albero è stato piantato nel 2023 e ora è alla sua terza stagione di crescita.
È ancora molto piccolo, alto meno di un metro, ma completamente ricoperto di frutti.
I frutti sono piccole limette, acidi e profumati.
Quando iniziano a essere un po’ morbidi al tatto e stanno appena diventando gialli, è il momento ideale per raccoglierli.
Raccogli sempre con una forbice per mantenere intatta la buccia.
In pochi minuti, l’arbusto viene spogliato.
Ha dato poco più di tre chili di Sudachis, non male per una pianta così giovane.
I Sudachi possono essere conservati per oltre una settimana in un luogo fresco. Diventeranno lentamente gialli ma manterranno la loro fragranza.
Questa volta le abbiamo lasciate riposare per due giorni e sono già meno verdi.
Per la marmellata utilizziamo circa 1,2 kg di sudachi.
Il primo passo consiste nell’estrarre il succo e la polpa.
Tutti i sudachi vengono tagliati a metà.
Poi vengono spremuti per estrarre il succo, mantenendo la scorza separata.
Bisogna anche raccogliere tutta la polpa che si attacca al dispositivo e aggiungerla al succo. Non deve andare perso nulla.
Se ci sono alcuni semi, si possono lasciare per poi rimuoverli durante la cottura (galleggeranno).

In genere i semi del sudachis sono molto pochi.
Le scorze vengono completamente pulite dalla polpa, eventualmente raschiandole con un coltello. Tutte le membrane e la polpa rimanente vengono aggiunte al succo.
L’unica parte del sudachi che deve essere rimossa è il gambo.
Si puo fare con un coltello o con un utensile apposta.
Successivamente, tagliare tutta la scorza a strisce sottili, possibilmente larghe meno di un millimetro.
Questa è la parte più lunga della preparazione della marmellata.
Se dovessimo un giorno produrre molta marmellata, avremo bisogno di una macchina adatta.
Il passo successivo serve per rimuovere l’amaro dalla frutta. Se vi piace la marmellata amara, si puo saltare questo passaggio.
Le scorze vengono riscaldate, coprendole appena con l’acqua, fino a raggiungere il punto di ebollizione.
Quando l’acqua inizia a bollire, lasciare sobbollire per due minuti, poi buttare l’acqua di cottura.

Per eliminare l’amaro, questo procedimento va ripetuto tre volte:
fare bollire, poi buttare l’acqua di cottura, rimettere in acqua fredda, fare bollire di nuovo, ecc…
Ora si puo mescolare la polpa e il succo con la scorza.
E il momento di pesare il totale per determinare quanto zucchero aggiungere.
Qui ci sono 950 grammi, quindi abbiamo perso un po’ di peso.
La percentuale di zucchero può variare a seconda dei gusti.
Per un chilo di frutta noi aggiugiamo 600 grammi di zucchero.
Mescolare bene prima di riscaldare a fuoco basso e portare a ebollizione.
Continuare a bollire dolcemente, sempre a fuoco basso, per circa 20 minuti.
Poi verificare la consistenza come per qualsiasi altra marmellata (fare gocciolare una goccia di marmellata su un piatto finché non si solidifica).
Versare la marmellata calda nei vasetti pre-sterilizzati.
Lasciare i barattoli capovolti per un’ora prima di girarli.
Questa marmellata può essere conservata per oltre 6 mesi senza problemi.
Abbiamo ottenuto 1,2 chili di marmellata con 2/3 di frutta.

Per chi ama le marmellate di agrumi, quella di sudachi è straordinaria, dolce, acida e floreale, con sapori che persistono sul palato.


Il raccolto di sudachi è già finito per quest’anno.
Ma altri raccolti continuano, come quello delle guaiave Feijoa.

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